...E IL MERCATO FU!

Era tutto tenebra, quella notte.
La malignità delle persone e l'astio dell'orgoglio avevano fatto si che le
tenebre cercassero il sopravvento. Ei si contorceva nella speranza che la
salvezza giungesse.
Quel giorno Davide si mosse nella speranza che il suo turbamento avesse
pace.
Superò il lago di Mirafioris, le sponde selvagge dell'Egadir, le selve
tetre dell'Uparned ed ivi colse due giovini: il viandante Cappellino e il
negroide Andrea. Voi verrete con me, gli disse.
Nel cammino raggiunse le terre desolate del Barriera, si avvicinò ai
pescatori e disse: vi farò pescatori di talenti. Solo due risposero: Fabio il
cineasta e Nicola il dubbioso. Essi videro la forza nei suoi occhi e decisero di
seguirlo.
Entrando nel villaggio di Emmauth furono subito accolti da una calca
rumorosa: stavano per giustiziare due rei, colpevoli contro la morale: la
meretrice Claudeth e il pornocinefilo Davidef. Chi non ha mai visto la grazia
redentrice della coppa campioni, scagli la prima pietra!
Essi furono così salvi.
Sul lungo percorso verso il campo celeste li raggiunse l'ultimo giovine,
Gabriele da Ischitella, bardodella terra di Gotzan. Ho con me tre giovani
apprendisti, Paolo di Villar gastroenterologo, Fabrizio da Racacaz, venditore di
flauti e Valerius Fortebrax, ciclista, suonatore di liuto e esploratore
dell'aere, abbiamo conosciuto le tue gesta. E si incamminarono verso il destino.

Maestro, dove andiamo, chiesero

in Largo Cibrario 9, alle 19.30 rispose, al new castle pub

Ciro 2,II, cap. 3